Anzitutto il nostro Ordine è una ben determinata realtà sociale. Infatti, è costituito da più Congregazioni, da Monasteri e infine, da individui singoli, stretti tra loro da molteplici relazioni. Ognuno di noi deve formarsi una idea chiara di questa realtà concreta, non soltanto della sua consistenza numerica, ma anzitutto deve tendere all’esatta conoscenza dei doveri, delle aspirazioni dei membri, della loro vocazione e delle circostanze concrete nelle quali essa è vissuta.
Oggi esistono monasteri Cistercensi in Europa, in Asia, in Africa, nell’America del Nord e nell’America del Sud, in condizioni economiche e culturali assai diverse. Alcuni di essi si trovano in terra di missione, ma la maggior parte è situata in territori che fino ai nostri giorni erano imbevuti di tradizione cristiana e per lo più lo sono ancora. Alcuni nostri monaci fanno parte di una delle chiese orientali (i monaci Etiopi e Abissini) ma anche gli altri differiscono moltissimo per la lingua, per la mentalità e per la cultura caratteristiche di ciascuna regione. Nel nostro Ordine la diversità geografica, culturale, sociale ed ecclesiale, determina uno stato di cose assai complesso. In molti punti quasi ogni comunità ha i suoi problemi e le sue aspirazioni, derivanti dalle sue particolari condizioni. (Dichiarazione La Vita cistercense attuale, 15)